| Come Gaeta, anche Formia in epoca romana è stata una 
                                località turistica molto apprezzata, il 
                                fatto è testimoniato dai numerosi resti 
                                di ville.
 Cicerone vi costruì una delle sue ville 
                                preferite e vi morì nel dicembre 43 a.C. 
                                per mano dei sicari di Antonio. La città 
                                è ricordata inoltre per aver dato i natali 
                                a Vitruvio Pollione, autore di un famoso trattato 
                                sull'architettura.
 
 Sopo la caduta dell'impero romano Formia fu spesso 
                                depredata e i suoi abitanti fuggirono dividendosi 
                                in due nuclei che poi diventarono sobborghi di 
                                gaeta: nella zona marittima Mola di Gaeta, in 
                                quella collinare Castellone.
 
 Per secoli i due rioni furono separati da giardini 
                                di agrumeti e nel 1863 i borghi furono riuniti 
                                col nome di Formia.
 
 Nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, 
                                la città subì gravi danni. Molto 
                                del patrimonio artistico di Formia è andato 
                                perduto nei bombardamenti, delle dodici torri 
                                del Castellone medievale ne sono rimaste solo 
                                due ma mantengono ancora il fascino di un tempo 
                                grazie a recenti opere di ristrutturazione.
 
 Sempre a Castellone è rimasto inalterato 
                                nei secoli il Teatro Romano mentre sulla via Appia 
                                sorge un sepolcro detto "Tomba di Cicerone" 
                                che per dimensioni e per vicinanza al sito dove 
                                sorgeva la sua antica villa pare essere proprio 
                                il monumento funerario del romano.
 
 Negli ultimi anni la Torre di Mola, un residuo 
                                del castello medievale, e le arcate superstiti 
                                dell'acquedotto romano sono state restaurate per 
                                non far dimenticare a visitatori e cittadini quelle 
                                che sono le antiche origini della città 
                                di Formia.
 
 |